I Metaversi possono avere una declinazione e funzione formativa. La capacità di simulare realtà con un notevole realismo (visivo, acustico, dinamico) consente alla realtà virtuale di far percepire al cervello informazioni artificiali. Possiamo indurre percezioni, ambienti, esperienze, modulando anche i diversi canali sensoriali. Nel caso dei corsi di addestramento, queste esperienze virtuali vengono trasferite nel comportamento quotidiano delle persone.
Esistono già sperimentazioni di Metaversi formativi, come ad esempio in Italia la soluzione “Edmondo” di Indire.
Interessante il progetto Google Expeditions, basato su visori cardboard e una App per smartphone, in grado di creare esperienze virtuali condivise in classe, oggi non più disponibile, mentre invece è accessibile l’offerta di Class VR.
Tra i più controversi investimenti di Zuckerberg va citato quello in WITH IN, società specializzata nella produzione di contenuti virtuali di qualità, anche educativi.