L’evoluzione della cartografia verso il Metaverso punta a realizzare il paradosso di Borges: una mappa in scala 1:1 (“I Collegi dei Cartografi fecero una Mappa dell’Impero che aveva l’Immensità dell’Impero e coincideva perfettamente con esso.”). L’utente, indossando un visore di realtà virtuale, può esplorare i luoghi della terra in grandezza naturale, superando anche i limiti della locomozione terrestre: applicazioni come Flight Simulator stanno già evolvendo in Metaversi altamente realistici e in esperienze di sorvolo condivise.
Nelle mappe digitali, ad esempio in Google Maps, di fatto gli utenti sono già presenti attraverso i sensori dei loro dispositivi, che ci segnalano la loro posizione e forniscono molti dati, tra cui le condizioni del traffico e l’affollamento in determinati momenti.